STORIA

Era il 1969 quando la storia del Premio Barocco ebbe inizio.

Figlio del Salento, creatura nata e cullata nella mente di un gruppo di amici, sarebbe diventato negli anni il trampolino di lancio per un territorio ricco di tesori e bellezze. Dapprima “Festival di casa nostra”, “Festival della Terra del Sole” poi, Premio Barocco infine nel 1985: la manifestazione, fregiatasi sin dai primi anni del patrocinio del Ministero per il Turismo e per lo Spettacolo grazie al suo valido cartellone, divenne fiore all’occhiello della Puglia e vetrina di valore turistico per tutto il Salento, in particolare Gallipoli, la “perla dello Jonio” meta preferita di personalità importanti e personaggi noti.

Con il passare degli anni, grazie all’alacre e lungimirante lavoro degli organizzatori dell’evento capeggiato dal patron Fernando Cartenì, il Premio Barocco conquista la diretta in prima serata nella programmazione estiva di Rai Uno, con un cast artistico di alto livello e tanti ospiti che hanno consacrato la kermesse a livello nazionale e internazionale.

La manifestazione mira a insignire della Galatea Salentina, la prestigiosa statuetta bronzea realizzata dallo storico maestro Egidio Ambrosetti, illustri nomi nazionali e internazionali del mondo dello spettacolo, della scienza, dello sport, dell’imprenditoria, dell’arte, della solidarietà.

Tra i premiati di tutte le edizioni, si annoverano personalità quali Sophia Loren, Alberto Sordi, Claudia Cardinale, Vittorio Gassman, Luciano Pavarotti, Mike Buongiorno, Franco Zeffirelli, Helen Mirren, Nicola Piovani, Christian De Sica,  Gerard Depardieu, Maria Grazia Cucinotta e tanti altri.

Nel corso degli anni Il Premio Barocco si è fregiato della coppa d’argento e della medaglia conferiti dal Presidente della Repubblica, dell’illustre patrocinio del Senato della Repubblica, della Camera dei Deputati, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero delle Telecomunicazioni, del Parlamento Europeo e di numerosi patrocini accordati dagli enti di carattere regionale e nazionale.